Non sento più nessun dolore
Nel 2000 ho fatto un incidente con la moto e mi sono rotto il piede: frattura scomposta ed esposta del malleolo e del perone, frattura di alcune costole. Ricoverato in ospedale iniziano a propinarmi tutti i farmaci come da protocollo ma riesco ad evitarli tutti, tra cui l’antitetanica, il tranquillante, l’antidolorifico (dato che non sentivo male), e antibiotico (sapendo che sono allergico alla pennicillina).
Mi ingessano fino alla coscia e il primario mi dice che devono operarmi e mettere 2 piastre e qualche chiodo per poter riprendere al più presto la mobilità e l’asse corretto del piede, io non volevo operarmi e quindi mi rivolgo a tre medici di tre ospedali diversi e tutti danno la stessa risposta: se voglio camminare presto devo sottopormi all’operazione.
Io, il giorno dell’operazione, decido che non ho intenzione di sottopormi a nessun intervento e che il piede è già in asse per il 97% e non mi fa paura stare fermo per qualche tempo. Il primario ovviamente si offende e si arrabbia, mi dimette all’istante con prescrizione di eparina e trattamento antibiotico con cefalosporina...naturalmente dopo la prima somministrazione ho avuto i primi sintomi di intolleranza e ho smesso...col senno di poi dico che ho fatto la cosa migliore.
Dopo un po’ mi dicono che ho problemi di calcificazione, allora mi rivolgo ad un mio amico medico che mi indirizza a Vicenza dove faccio delle sedute con una macchina riconosciuta negli USA ma non in Italia. Il risultato è stato sbalorditivo per tutti i medici ortopedici che mi hanno visitato, nell’arco di 40 giorni il processo di ricalcificazione era completa e corretta.
Concludendo ora muovo meglio il piede rotto di quello sano, ho invalidità dello 0%, non sento nessun dolore nemmeno quando cambia il tempo e grazie alla ginnastica, carico il peso su entrambi i piedi in maniera uguale.
Ho fatto proprio bene a non operarmi.