IPERTENSIONE

L’ipertensione arteriosa è una condizione morbosa caratterizzata da un aumento dei valori della pressione arteriosa sistolica o massima (rilevabile durante la sistole che è la fase di contrazione del cuore) e della pressione diastolica o minima (determinata dalla fase di riposo o rilasciamento del muscolo cardiaco). L’ipertensione detta essenziale ha un’origine sconosciuta ed è molto frequente: quasi il 90% degli ipertesi soffre di questo tipo di ipertensione. Numerosi fattori sono certamente importanti nella manifestazione dell’ipertensione essenziale, per esempio l’ereditarietà, la razza, la dieta, il regime di vita, l’età. Spesso l’invecchiamento è accompagnato da ipertensione anche nei soggetti che non hanno mai avuto precedentemente il problema o che addirittura in gioventù avevano il problema opposto. Inizialmente l’ipertensione essenziale può manifestarsi con un aumento più o meno spiccato della pressione arteriosa non accompagnato da sintomi, tanto che il paziente può non accusare nessun disturbo e non accorgersene. Importante, quindi, è la misurazione della pressione periodicamente, specialmente ad una certa età oppure quando si manifestano i primi leggeri sintomi di cefalea, astenia, cioè stanchezza fisica e intellettuale, nervosismo, insonnia, vertigini, ronzii. Con il tempo e quando non è curata, l’ipertensione può causare problemi al cuore (angina, infarto, scompenso cardiaco), insufficienza vascolare cerebrale o renale con anomalie ematiche rilevabili in laboratorio, epistassi, offuscamento della vista (da retinopatia), aneurisma dell’aorta. Si parla di ipertensione secondaria quando la causa della condizione è nota e questo si verifica nel 25-30% dei casi. L’ipertensione può essere una conseguenza di patologie endocrine, di difetti enzimatici surrenali, di problemi vascolari, come una stenosi, cioè un restringimento, dell’aorta e di patologie renali.

Risposta: L’ipertensione ha molti cofattori che la determinano e che la mantengono cronica. Ma sebbene questi fanno parte del nostro vivere non altrettanto dovremmo soprassedere sulle avvisaglie che portano ad essa: iperglicemia, iperuricemia, ipercolesterolemia, ipometabolismo basale, la mancanza di cibi sani e la loro digestione etc. Sentite sempre il vostro corpo sapendo che la buona salute proviene dal rispetto e dal dialogo che abbiamo con esso. Comunque anche qui si può arrivare ad una giusta considerazione e trattamento stabilendo che la gran parte degli ipertesi risiede nel biotipo BQ+A e BQ+Q.

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