IPERCINESIA

Nel 1897 D.M.Bourneville descrisse, in bambini che presentavano un lieve ritardo di sviluppo, un’instabilità caratterizzata da estrema mobilità intellettuale e fisica. Nel 1901 J.Demoor descrive un’instabilità del bambino come uno squilibrio dell’affettività, un eccesso dell’espressione e dell’emozione, un’ambivalenza delle reazioni, mancanza d’attenzione, bisogno incessante di movimento e di cambiamenti, con parole e bruschi gesti. Nel 1902 Still aveva fatto delle indagini e aveva riscontrato la presenza dei suddetti sintomi in un gruppo di bambini che avevano sofferto d’episodi di encefalite. Gli autori di lingua inglese invece, parlano di sindrome ipercinetica enunciando ipotesi patogenetiche. I francesi trattano l’ipercinesia sotto la denominazione di “turbe della condotta e del comportamento”. Invece gli studi (Steg Etal, 1995) che hanno preso in esame il flusso ematico cerebrale hanno riscontrato che i bambini iperattivi,presentano un’ipoperfusione nelle regioni prefrontali della corteccia, in particolare in quelle aree che sono in collegamento con il sistema limbico attraverso il nucleo caudato. Ai giorni nostri, sebbene le lesioni cerebrali o altri disturbi neurologici possono essere causa d’alcuni tratti caratteristici della sindrome da deficit d’attenzione (SDA), anche molti altri disturbi comportamentali non prevedibili e molto diversi, sono ugualmente imputabili alle lesioni cerebrali. La maggior parte dei genitori osserva dapprima un’eccessiva attività motoria quando i bambini muovono i primi passi, che spesso coincide con lo sviluppo della deambulazione indipendente. In ogni modo, poiché molti bambini iperattivi a quest’età non svilupperanno poi un Disturbo da Deficit d’Attenzione/Iperattività, si dovrebbe usare cautela nel fare questa diagnosi nei primi anni di vita. Il disturbo è più frequente nei maschi e di solito, viene diagnosticato per la prima volta durante le scuole elementari quando l’adattamento scolastico risulta compromesso. Per poi notare un’attenuazione dei sintomi durante la tarda adolescenza. Si è trovato che il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività è più comune nei parenti biologici di primo grado di bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. Alcuni studi suggeriscono anche l’esistenza di una maggiore prevalenza di disturbi dell’umore e disturbi d’ansia, disturbi dell’apprendimento, disturbi correlati a sostanze e disturbo antisociale di personalità nei membri della famiglia di soggetti con Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. Le caratteristiche associate variano a seconda dell’età e del livello di sviluppo, possono includere: scarsa tolleranza alle frustrazioni, accessi d’ira, prepotenza, caparbietà, labilità d’umore, demoralizzazione, scarsa autostima, risultati scolastici spesso compromessi e valorizzati, vengono considerati pigri, con scarso senso di responsabilità e comportamento oppositivo. Quindi possiamo ricondurre tutti questi sintomi a tre caratteristiche peculiari: impulsività, disattenzione e iperattività. L’Impulsività può portare ad incidenti ed al coinvolgimento in attività potenzialmente pericolose, senza considerare le possibili conseguenze. I pazienti con SDA, hanno una spiccatissima tendenza a ricercare delle gratificazioni e simulazioni immediate, hanno difficoltà a modulare il livello di “eccitazione” o di velocità di reazione di fronte alle richieste delle situazioni ed è scarsamente sviluppato in loro il pensiero consequenziale. Spesso, una disciplina non sistematica ed una vita familiare disordinata e disorganizzata, possono facilitare l’insorgenza nel soggetto dell’incapacità di sviluppare efficaci strategie cognitive e conoscenze. Molti programmi di recupero di pazienti ipercinetici, si concentrano sulladiminuzione delle esperienze d’insuccesso tramite la riduzione delle aspettative ed un sostegno individuale.

 

Risposta: Per molti questa è l’era dei bambini superdotati e superintelligenti o bambini indaco. Hanno semplicemente un piccolissimo problema: nessuno li tiene e fan danni dappertutto. Per essi non bastano i loro genitori ma bisogna richiedere l’aiuto ai nonni, alle nonne, ai suoceri e ai consuoceri. Insomma tutta questa intelligenza si esplica unicamente nei computer, nei video game e in giochi più o meno violenti che di affettivo hanno ben poco. Entrano dappertutto si arrabbiano facilmente per un nonnulla e non smettono di buttare a terra oggetti come se non li vedessero. Sono i bambini di oggi. Ma con l’uso di preparati di terreno cambiano quasi subito. Dormono di più si appisolano nell’orario in cui il corpo può trovare ristoro e pace. Viene ripristinato il sonno profondo con sogni non più spaventosi che fanno sobbalzar di notte i genitori o lasciarli attoniti dallo spavento. Imparano a non fare più la pipì a letto e a dormire sempre di meno con i propri genitori in una forma più che morbosa. Li troverete sempre addosso ai genitori o davanti o di dietro comunque aggrappati a voi. Vivono male visto anche il clima che c’è fuori fatto di corse e di premure per finte esigenze dettate dagli spot televisivi…e i bambini? Anche i bambini sono soggetti a queste rincorse è solo che non possono ricevere l’elettrodomestico, la machina, ma la televisione si quella gliela possiamo comperare. Quanti danni in quel piccolo cervello pronto ad apprendere tutta quella immondizia. E poi guardiamo ai risultati:” eccitabili per un nonnulla, ipersensibili etc proprio come le frequenze dei programmi tv. diventando loro stessi antenne su tutte le frequenze e non gli sfugge più nulla tale è il loro grado di eccitazione e di disarmo più che di attenzione vera. Ma se riuscite a dissuaderli a non vedere tv i ragazzi diventano più ubbidienti meno scontrosi e meno esigenti. Basta questo per trovar pace in chi pace non ha. Potrebbe bastare ma se proprio non ce la fate nemmeno dopo più consulti medici provate anche ciò che vi dirò e noterete da subito il cambiamento anche se non voluto (interiormente). C’è un altro problema che può far risultare parziale il successo del consiglio dato e cioè proprio l’ambiente famigliare in cui vive. Il bambino assorbe tutto indirettamente e se vogliamo un completo successo se il clima non è dei migliori bisogna individuare e trattare chi scatena queste reazioni che per molti potrebbero risultare normali e non nocive. Se poi tutta la famiglia risulta essere in terreno estremo, beh allora è meglio lasciar perdere poiché occorrerebbe trattarli tutti.

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