STANCHEZZA CRONICA

La definizione più recente è quella di una patologia caratterizzata da fatica cronica persistente per almeno sei mesi che non è alleviata dal riposo, che si esacerba con piccoli sforzi e che provoca una sostanziale riduzione dei livelli precedenti delle attività occupazionali, sociali o personali.Per diagnosticare una sindrome da stanchezza cronica devono presentarsi, per almeno sei mesi, quattro o più di questi sintomi: disturbi della memoria e della concentrazione così severi da ridurre sostanzialmente i livelli precedenti delle attività occupazionali e personali, faringite, dolori delle ghiandole linfonodali cervicali e ascellari, dolori muscolari e delle articolazioni senza infiammazione o rigonfiamento, cefalea di un tipo di diverso da quella eventualmente presente in passato, un sonno non ristoratore, una debolezza post esercizio fisico che perdura per almeno 24 ore. Le persone più colpite sono giovani, donne tra i 35 e i 40 anni, e qualche bambino, mentre la malattia è rara tra gli anziani. Una cura certa ancora non esiste, e sono molte le persone costrette a convivere con questa sindrome, dai risvolti individuali e sociali devastanti e invalidanti, se si tiene conto che i malati possono perdere del tutto la capacità di lavorare e di far fronte ai propri impegni familiari. La causa esatta della sindrome da stanchezza cronica è sconosciuta. Si ritiene che alla base vi possa essere una risposta anomala del sistema immunitario ad una infezione o ad una intossicazione chimica o alimentare. Alcuni ricercatori sospettano che sia causata da un virus, tuttavia, nessuna causa virale è stata identificata.

Risposte: Sempre più persone soffrono di questa malattia che però fino all’altro giorno trattavo tranquillamente senza pensare che avesse un nome così sempliciotto. Comunque questi soggetti sono biotipi o BQ+AQ o BQ+A in cui il loro grado di interagire con l’ambiente è venuto meno e su cui l’organismo deperisce a vista d’occhio senza un perché. Se noi troviamo il terreno giusto su cui la malattia vive, tutto il disegno sparisce come accade in queste persone dopo il trattamento. Ricordiamo che non sono le malattie che ci vengono per caso ma che nascono perché noi gli abbiamo voluto inconsciamente dare quella forma e quella sostanza. Detto questo sto consigliando a parecchie persone che soffrono di questo male, i miei metodi che risultano efficaci soprattutto dal secondo mese in poi. Ed è altrettanto vero che il soggetto affetto si rende conto di giorno in giorno che molte cose stanno cambiando dentro di sé. Come la digestione , l’eliminazione, l’urinazione, la sudorazione, la salivazione, il gusto, e molte sensazioni che prima si ritenevano superate o non necessarie al proprio organismo. Si incomincia a badare di più alle piccole trasformazioni del corpo e si ricomincia a rispettarlo sempre di più.

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