Fibromialgia diffusa

Venerdì scorso si presenta da me il marito di una mia vecchia paziente con diagnosi fibromialgia diffusa. Venuta da me 2 anni fa mi riferisco che secondo me non lo è perché la causa è da ricercare in altro loco. Accetta i miei consigli per un mese ma li prende e non li prende con la conseguenza di alternare lo stato di benessere allo stato di malattia. Dopo un mese non si presenta più. Venerdì scorso suo marito si presenta al banco e mi dice: "Dottor Stival lei aveva ragione". Chiedo: "in che senso? Nel senso che dopo 2 anni hanno riscontrato i medici e operatori sanitari che quello che aveva detto a mia moglie era vero solo che mia moglie agendo come agito ha peggiorato in 2 anni il suo stato di salute". Questo cosa sta a significare che tutte le persone che rientrano nei biotipi estremi da me constatati e riscontrati 33 anni fa i pazienti giocano con la malattia fino all'ultimo ma dichiarano invece falsamente e solo psicologicamente di voler guarire ma nulla di tutto cio’ e’ veritiero e le conseguenze poi sono li a dimostrarlo e ne determinano l'evoluzione con gli ultimi stadi della malattia stessa.