PROBABILE LEUCEMIA

Malattia che colpisce le cellule del midollo osseo progenitrici dei globuli bianchi o leucociti, caratterizzata da gravi alterazioni dei meccanismi che regolano i processi di sintesi e di maturazione cellulare. Le cellule immature si riproducono infatti in modo rapido e invasivo sostituendo nel midollo quelle normali e tendono con il tempo a invadere altri organi (milza, fegato, sistema nervoso centrale).La classificazione viene fatta in base al tipo di cellule interessate dalla trasformazione neoplastica, in due gruppi: leucemie linfoidi e leucemie mieloidi. Nelle linfoidi sono coinvolti i linfociti, nelle seconde i granulociti o mielociti. Dal punto di vista clinico si possono distinguere forme acute, caratterizzate da un decorso rapido, e forme croniche a evoluzione lenta. Si presentano con una diversa incidenza a seconda dell›età: la leucemia linfatica acuta colpisce quasi esclusivamente i bambini e gli adolescenti, la forma mieloide acuta interessa soprattutto l›età adulta, mentre le forme croniche tendono a prevalere in età avanzata. La sintomatologia delle leucemie acute è caratteristicamente rapida: varia da forme fulminanti che si presentano come gravi malattie infettive rapidamente fatali (sepsi), a forme che si estrinsecano clinicamente in pochi mesi, mai più a lungo. Sono sempre presenti l’anemia e il deficit più o meno marcato di tutte le altre cellule circolanti (granulociti, linfociti, piastrine) la cui produzione a livello midollare viene quasi totalmente soppiantata da quella deiblasti tumorali. La diagnosi si basa, oltre che sull›esame del sangue, su quello citologico del midollo osseo prelevato dallo sterno (puntato sternale) o dalla cresta iliaca.

 

Risposta: Non dico leucemia poiché sarebbe una bestemmia verso la medicina ufficiale ma probabile leucemia come valorizzazione probabilmente di manifestazioni iniziali di essa. Premetto che non ho dato consiglio alcuno ai leucemici. Ma se le risposte su soli tre casi sono quelle che racconterò fa ben sperare. Capiamoci bene tre casi… sono gli unici che ho potuto controllare. Ricordo ancora che non tratto la malattia ma il terreno , i tessuti su cui essa si basa. Due bambini di cui uno di 6anni un altro di 15 e un adulto. Racconto uno su tutti: madre informata sui fatti, si presenta sconvolta poiché nessun medico intende far nulla per il suo bambino sebbene manifesti i sintomi di una malattia seria. Ghiandole linfatiche ingrossate, bambino sempre più bianco, agitatissimo tanto da dovergli consigliare qualche blando ansiolitico ma senza risultato, mancanza di appetito, febbriciattola che non passa nemmeno con gli antibiotici e corticosteroidi, mal di gola, stremato ma che sente un fuoco dentro che lo tormenta. Il terreno fu BQ+A ma dissi subito che non desideravo andare oltre al consiglio di combinazioni di alcune sostanze di base. Mi disse che andava bene così aveva visto la stessa sintomatologia di suo figlio in questi bambini leucemici... Passarono sette giorni e mi telefonò già contenta poiché i linfonodi si erano ridotti nella loro dimensione e le pareva che il bambino si sentisse meglio. Ritelefonò altre volte con migliori risultati fino a che ritornò da me dopo un mese come previsto. I noduli ingrossati non c’erano più tranne qualche linfonodo mandibolare, che resisteva ancora. Ma il bambino ora mangiava, la febbriciattola era scomparsa e il colorito era roseo come di chi stà in buona salute.. Decisi di farle fare un altro mese con gli stessi prodotti ma con alcune varianti ossia le feci utilizzare dei prodotti per stimolare l’apparato digerente ed escretore. Nel secondo mese anche gli ultimi segnali di possibile malattia scomparvero. Son sempre più convinto che il poco e ben scelto porti a bei risultati. E’ passato un anno e l’episodio non si è più ripetuto. Un’altro caso che vi voglio raccontare accadde nel 2005 quando una persona di mezza età venne da me poiché i valori del sangue risultavano alterati e si sentiva sempre stanco e la bocca più di qualche volta sanguinava senza motivo, non riusciva a dormire la notte ormai da anni. Anche altri segni manifestava : lesioni rosse come tagli sempre infiammati, carenza di udito e nelle analisi i globuli bianchi decisamente rilevanti, anemia, linfonodi dolenti ed ingrossati in più parti del corpo.. Il soggetto risultò in terreno BQ+A, ma i segnali si evidenziarono dopo il 15° giorno, durante i quali si ruppe quella corazza che impediva al corpo di raccontare la realtà del suo stato. Al che dissi:” Guardi, facciamo una prova sul suo terreno per vedere come reagisce e poi si vedrà”. Nei 15 giorni successivi i noduli subclaveolari e del collo si ridussero della metà e gli pareva di sentirsi meglio ma non capiva il perché e soprattutto diceva che era una sensazione ma che non voleva dire di più dato che aveva convissuto con questi problemi da lungo tempo senza che nessuno si prendesse cura del suo stato. Ritornò dopo un mese e la faccia da smunta e mossa si mostrò paffutella e con un colorito di chi si sente bene e con ridotta sofferenza organica. Ora riesce a dormire profondamente e si sente più in forze. Resiste di più allo sforzo e digerisce meglio ed è contento.

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