OSTEOPOROSI
Alterazione degenerativa delle ossa, caratterizzata da diminuzione quantitativa del tessuto osseo. È dovuta a insufficiente elaborazione della matrice proteica delle ossa colpite per diminuita attività osteoblastica o per disturbi del ricambio proteico e deficiente assorbimento del calcio. Può essere associata a diverse malattie, disturbi ormonali, carenze alimentari, forme ereditarie e all’assunzione cronica di alcuni farmaci. La forma di gran lunga più frequente è l’osteoporosi senile, in relazione all’età. Infatti un processo di rarefazione ossea inevitabilmente si accompagna all’invecchiamento e, in pratica, tutti gli individui, oltre i 40- 50 anni, hanno un certo grado di osteoporosi. Le donne vengono colpite più precocemente, forse a causa degli squilibri ormonali che seguono alla menopausa La perdita ossea accelera quando si abbassa il livello di estrogeni, viene assorbito meno calcio dall’intestino e la quota in difetto viene colmata liberando il calcio depositato nelle ossa. Dopo la menopausa le donne possono perdere dal 3 al 5 % della loro massa ossea.49 Si manifesta con sintomi solo quando è abbastanza grave da determinare microfratture o schiacciamento dei corpi vertebrali, con comparsa di dolore alla colonna vertebrale. Nei soggetti anziani, specie di sesso femminile, la frattura del collo del femore può essere provocata semplicemente da un banale passo falso o dal sollevamento di un peso.
Risposta: L’osteoporosi non può essere trattatata se siamo in un sistema estremo poiché l’alterazione di assimilazione e il buon funzionamento di deposito del calcio è compromesso. Non esiste, in questi casi, somministrazione di calcio e di magnesio di vit. D e di quant’altro in questi casi, senza creare grossi problemi muscolari ossei e articolari.50 Stà di fatto che il processo ultimo si svolge nell’osso ma è partito da ben molto lontano e quindi sarebbe bene stare attenti anche con la calcitonina che sappiamo bene oggi, va a calcificare regioni fuori dalle zone da trattare causando ulteriori disturbi per il paziente. Ho consigliato pazienti con gravissime osteoporosi ma quando essi escono da questi biotipi ottengano il risultato di un recupero in 4-5 mesi dell’80% dell’osso ma questo è dovuto a dei passaggi obbligati che se non fatti (scorciatoie) non ottengono il risultato sperato.