Non mi sono affidato
Quando avevo circa 9 anni mia mamma ha subito una mastectomia, con i metodi di 40 anni fa, quindi subì una vera e propria mutilazione di un seno, integrale e devastante; solo dopo diversi anni scoprii che tipo di operazione aveva subito e che tante sue amiche venivano operate allo stesso modo. Sempre a distanza di anni scoprii che in realtà mia madre aveva subito due interventi a distanza di 8 giorni l’uno dall’altro, perché il professore sosteneva che non era stata asportata tutta la massa tumorale...ad una infermiera sfuggi che era stato dimenticato un bisturi...la suora dell’ospedale di non farsi più operare e scappare.
Alla fine mia madre si lasciò convincere dal professore che la operò. Io ero piccolo e vedevo che mia mamma piangeva spesso perché era stata mutilata, sentiva di aver perso la sua femminilità a 40 anni, perché morivano tutte le sue amiche a cui era stato diagnosticato lo stesso male, piangeva perché i medici le avevano dato 5 anni di vita.
Dopo 8 anni mia madre era ancora viva e probabilmente non aveva un tumore ma una grossa mastite a cui era soggetta, comunque lei si riprese d’animo. Facendo un salto nel tempo, mia madre nel 2005 ha 82 anni, il medico condotto si accorge che ha un capezzolo retratto, gli prescrive una mammografia, risultano dei noduli sospetti, viene subito ricoverata e fissano l’operazione per la settimana seguente. Io, sapendo il dolore passato, non voglio che venga operata nuovamente e chiedo al medico chirurgo di darmi la certezza che si tratta di un tumore di natura maligna.
La stessa domanda la pongo anche a altri dottori luminari ai quali ho fatto visitare la mamma, ma tutti anche molto seccati e offesi per la mia mancanza di fiducia e di rispetto verso la professione medica, mi risposero che la medicina è una scienza incerta e che per sapere se il tumore è maligno bisogna tagliare il tessuto e farlo analizzare tenendo la paziente sotto anestesia per 8 ore. Il luminare, per convincermi, mi dice anche che se la paziente fosse sua madre la farebbe operare d’urgenza; io decido che la mamma a 82 anni non deve essere operata ed infatti dopo quasi 2 anni è ancora viva e dalle mammografie non è cambiato nulla, la massa sospetta non è degenerata in qualcosa di più preoccupante.