TIROIDECTOMIA
La tiroide è una ghiandola endocrina situata alla base del collo, davanti alla trachea. Come tutte le ghiandole endocrine produce ormoni, cioè sostanze che vengono riversate nel sangue e per mezzo del quale possono raggiungere tutti gli organi del nostro corpo. Gli ormoni prodotti dalla tiroide si chiamano: T3, T4 (agiscono sul metabolismo energetico) e la calcitonina che partecipa al metabolismo del calcio. Il buon funzionamento della tiroide è necessario per la crescita e per il mantenimento di una normale condizione fisica e intellettiva. Poiché la sua assenza è incompatibile con la vita, dopo l’asportazione completa della tiroide occorre assumere una terapia a base di ormoni tiroidei per tutta la vita. La diagnosi della natura della malattia tiroidea viene effettuata sulla base degli esami di laboratorio, che indagano la funzionalità della ghiandola, delle indagini strumentali (scintigrafia, ecografia, eventualmente TAC o RMN, esame citologico di agoaspirato tiroideo) che definiscono forma e dimensioni della tiroide, dei noduli presenti, la loro natura e l’eventuale presenza di linfonodi patologici del collo. Sono tre i casi in cui è necessario l’intervento alla tiroide: il primo riguarda i tumori, sia benigni, sia maligni. Il secondo è riferito allo struma (gozzo) in accrescimento o che determina disturbi dovuti alla compressione degli organi vicini: senso di soffocamento o di ingombro alla base del collo, difficoltà a respirare soprattutto nella posizione sdraiata, difficoltà a deglutire, abbassamento del tono di voce. Il terzo e ultimo caso è inerente all’ipertiroidismo, cioè l’eccessiva produzione di ormoni tiroidei, quando non può essere curato efficacemente con la terapia medica. Gli interventi sulla tiroide si chiamano tiroidectomie e consistono nell’asportazione completa (tiroidectomia totale) o parziale (emitiroidectomia, lobectomia) della tiroide stessa. Dopo l’intervento di tiroidectomia totale è necessaria l’assunzione di ormoni tiroidei per tutta la vita.
Risposta: Mi capitò un primo caso circa 15 anni fa in cui mi si chiedeva se si poteva eliminare la somministrazione degli ormoni tiroidei in una paziente che aveva subito l’asportazione totale della tiroide. Questa persona può benissimo rappresentare i soggetti che hanno subito la stessa operazione di asportazione totale della tiroide ma che venendo da me hanno ottenuto il medesimo risultato. Mi parve assurdo consigliarla visto che gli ormoni risultavano fino ad allora prodotti unicamente dalla ghiandola tiroidea. Ma dovetti ricredermi nel vedere che i consigli dati sulla base di quello che io avevo constatato fecero normalizzare i valori tiroidei nonostante che l’uso della compressa fosse una volta ogni due settimane… decisione presa assieme alla paziente. La cosa si ripetè su tutti i casi che vidi in seguito poiché lo ripeto la tiroide non c’era più. Le persone però continuavano a dire che stavano bene e che si sentivano meno tese, meno nervose, con minori palpitazioni,e che riuscivano stranamente a svuotare l’intestino come non mai. Capii allora come l’organismo riusciva se gli concediamo di farlo a trovare un’altra strada per ricomporre gli ormoni tiroidei e oggi si è scoperto forse, ma non è ancora del tutto sicuro che gli adipociti potrebbero farlo. (Vedi studi scientifici statunitensi)