Ragazza con senso di colpa per aborto e stupro ed uso stupefacenti...... ac.flor un rimedio inaspettato.
Quella che segue è una piccola testimonianza che spera di essere d' aiuto ad altre persone.
Il tempo aiuta, è vero, ma se non ti metti in gioco per risolvere i tuoi conflitti interiori, nessuno lo farà al tuo posto ed essi non si dissolveranno da soli e continuerai a trascinarteli dietro per sempre.
Nessuno ti indicherà la via per risolverli; devi trovarla tu. E se non hai il coraggio di affrontarli faccia a faccia, ti perseguiteranno per sempre; non ti lasceranno mai andare, qualunque nuova azione tu compia per dimenticarli, accantonarli, tralasciarli... I traumi si radicano dentro di te come dei parassiti, si riproducono, si nutrono dei cattivi pensieri, della tua sofferenza, del malumore, dei tuoi rancori, della tua sete di vendetta e dei sensi di colpa. I miei sono diventati un' ombra che mi segue ovunque io vada, con chiunque io parli, qualsiasi cosa io faccia.
Sono il mio fardello irrisolto.
I fatti a cui mi riferisco, nel mio caso, risalgono a 5 anni fa.
Stavo affrontando il terzo anno accademico presso l' Università di Bologna, un periodo già difficile per me in seguito a una delusione d'amore. Ma il dolore verso quella persona divenne poca cosa nel momento in cui venni espropriata del mio corpo attraverso uno stupro. Da allora, terrore puro, paura di essere uccisa e caos mi accompagnarono per sempre.
Ogni scena di quella notte non scomparirà mai da me, a differenza dei lividi sul mio corpo.
Poco dopo abbandonai l'università. Non riuscivo più a concentrarmi sullo studio: il dolore era troppo forte.
Ho cominciato ad abbuffarmi ogni giorno di dolci e a fumare molta cannabis.
Tornai a vivere con mia madre, alla quale non riuscii a raccontare nulla. Anche lei, vedendomi completamente sconvolta, non trovò il coraggio di chiedermi cosa mi fosse accaduto, ma solo dopo sei mesi ci riusci.
Nel frattempo nacque una relazione tra me e un amico che mi piaceva già da molti anni.
A fine febbraio 2020 scoprii di essere incinta già da un mese. Subito per me fu chiaro cosa fare: abortire. L' 11 marzo 2020, quand'era appena scoppiato il covid, mi fissarono l'operazione.
Continuai a incontrarmi di nascosto con quel ragazzo. Ma a fine maggio egli mi confessò di avermi messa incinta apposta. Non volli più rivederlo ovviamente.
Il baratro in cui ero caduta in seguito allo stupro divenne ancora più grande.
Cominciai ad abbuffarmi e a fumare cannabis ancora più assiduamente per uccidere il senso di colpa perché, nonostante tutto, ero stata io ad uccidere mio figlio.
Mi isolai completamente da tutti.
Non riuscivo né a studiare né a lavorare.
Camminavo moltissimo a qualsiasi ora del giorno con la mente sempre annebbiata e sballata dall' erba.
Ero sola.
Mia madre fu solo in grado di mandarmi da cinque diversi psicologi, tutti inutili per me; ma io avevo bisogno del suo conforto! Mi lasciò sola nel mio dolore.
Dopo 5 anni finalmente ci fu una svolta. Una conoscenza mi suggeri di rivolgermi al Dr. Giancarlo Stival, che svolge la sua attività in un paesino vicino al mio.
Fin dal primo istante lui inquadrò subito il mio disagio psico-fisico, consigliandomi alcuni preparati e alcuni comportamenti da adottare.
Da poche settimane li assumo, ma fin dal primo giorno ho notato un cambiamento in me.
Un rimedio in particolare, l' AC Flor, creato dallo stesso Dr.Stival, mi sta modificando da dentro per eliminare gli shock antichi e nuovi.
Mi disse di prenderne a sorsi ogni volta in cui fossero sopraggiunti ricordi o fobie legate al passato ma persistenti.
Il primo giorno riuscii a bere solamente 30 ml di AC Flor. I 20 ml successivi furono un incubo: mi causarono un grande senso di indigestione e mi fecero vomitare molta saliva tanto da non riuscire a raggiungere le dosi raccomandate.
Subito chiamai in lacrime il Dottor Stival confessandogli di non riuscire ad va, derivanti da da eventi talmente dilanianti da distruggere la tua personalità e portarti a sentire la morte intorno a te. Era la mia mente e il mio corpo quindi a rifiutare il cambiamento.
Per quanto mi riguarda, avevo parecchi dubbi se seguire o meno i consigli del Dottor Stival e anche sull'efficacia dei prodotti, ma lui insistette e io proseguii.
Come predisse lui, il secondo giorno non vomitai e riuscii a bere tutto il composto. Il forte senso di nausea e di rifiuto alla bocca dello stomaco persistevano a ogni sorso, ma mi feci forza e lo bevvi.
L' imput, mi disse, era già stato dato al mio corpo il giorno precedente e le frequenze altissime dell' AC Flor avevano già creato delle crepe nel mio comportamento e sentimento.
Nei giorni successivi fu sempre più facile prendere i prodotti e in particolare l' AC Flor.
Ho capito che questo prodotto agisce nel profondo di noi e senza volerlo modifica le nostre abitudini e percezioni malsane. Ma, a parte le sensazioni fisiche, l' AC permette di affrontare la vita quotidiana in modo completamente nuovo e questo per me è stato un evento eccezionale. Infatti, prima di assumerlo, ero tormentata da voglie irrefrenabili che sfogavo mangiando dolci di ogni tipo: biscotti, torte, creme, gelati...quanti gelati ho mangiato!
In aggiunta, per periodi molto lunghi, come detto, fumavo grandi quantità di cannabis che mi permettevano di uscire dal mio corpo. Una parte di me, infatti, non voleva vivere una vita equilibrata poiché non riuscivo a superare le scene dello stupro e l' agonia per aver ucciso mio figlio.
La mente così viaggiava, poco ancorata alla realtà, e facendomi perdere il senso del tempo che passa e della vita. Io, sola al mondo, volevo rimanere nel mio limbo grigio, unico modo per non affrontare davvero i traumi.
Ma l'incredibile fu che, grazie alll'AC Flor, dal secondo giorno non sentii più l'esigenza di assumere le mie dosi quotidiane di cannabis né mi assalì alcuna voglia di dolci. L' AC Flor infatti ho visto che modifica dall' interno i comportamenti e permette di abbandonare i malsani gesti quotidiani. Mi consentì così di dedicarmi a me stessa senza perdere la giornata nel completo sballo mentale. Il Dottor Stival mi avviso fin dal primo incontro degli effetti del nuovo stato d'essere che avrei percepito, ma quella volta non gli credetti granché. Eppure aveva ragione. Ora, senza più il desiderio di cannabis, mi dedico un solitudine a svariate attività e quando mi capita di ripensare a quegli episodi logoranti, li sento come disse lui: sempre più fuori dal mio corpo. Quelle scene dolorose disturbavano più la mia mente e il mio corpo. Ora, quando rivivo come shock quei traumi, lo sconfinato senso di solitudine e depressione a cui mi sono abituata sta lasciando spazio a nuovi sentimenti più vivi e appaganti. Grazie all' AC Flor stanno nascendo nuove emozioni: è uscita infatti da me la rabbia, ossia il desiderio di riprendere in mano la mia vita, arrabbiandomi del mio comportamento passato. Adesso cerco nuove soluzioni per capire il mio scopo nella vita, ma che prima mi erano difficili da pensare.
Perché questo ho fatto in tutti questi anni: perdere tempo sballandomi per uccidere me stessa e i sensi di colpa. Il pianto a dirotto che mi straziava il petto e i pensieri autolesivi e di impotenza smisero di presentarsi 24 ore su 24 con la stessa assiduità di prima.
Adesso, quando rivivo quegli episodi traumatici, mi sento molto più leggera e distante da quei vissuti, come se li avessi accettati da tempo; e questo senza aver intrapreso alcun percorso psicologico né dopo aver assunto farmaci.
Ora non ho più paura delle altre persone né di prendermi cura di me stessa.
Finalmente riesco a dire "NO", a controllare le mie azioni e i miei pensieri, cosa prima impensabile poiché ricadevo sistematicamente nelle mie debolezze. Ma ora da poche settimane, dopo molti anni, riesco a credere che posso cambiare, che posso tornare come prima, che posso trasformare tutto il dolore accumulato in qualcosa di benefico e costruttivo per la mia vita.
La speranza aumenta giorno per giorno. Penso che il processo di auto guarigione stia partendo da dentro, come disse il Dottor Stival. In modo inconscio ma immediato.
Io insomma mi sono sentita diversa nel giro di due giorni.
So che non è ancora finita e che il cammino è lungo, ma percepisco che, seguendo i consigli del Dottor Stival ogni giorno, mi sento meglio e che c'è la posso fare.
Oggi non voglio più fuggire da me stessa e per me è già una grande conquista. Il mio corpo e la mia mente non vogliono più quelle schifezze che io, per uccidere me stessa, mi sono gettata dentro fino a poco tempo fa.
Consiglierei a chiunque sia in difficoltà come me di provare l'AC Flor e rimedi alternativi del Dottor Stival, frutto di una mente aperta a una ricerca svincolata dai percorsi teorici preimpostati dalla società. Grazie a lui intravedo una luce. C.C.