ASMA BRONCHIALE

Malattia caratterizzata da un aumento dell’irritabilità dei bronchi a vari stimoli, che predispone a crisi parossistiche di restringimento delle vie respiratorie(broncospasmo). Le crisi si possono risolvere spontaneamente o dopo adeguata terapia. La crisi asmatica si presenta con insorgenza improvvisa di dispnea, soprattutto espiratoria (fame d’aria) tosse e sibili, che possono durare da alcuni minuti ad ore. L’espettorazione di abbondante secreto mucoso denso nelle fasi terminali dell’attacco conferisce al paziente un sensibile sollievo respiratorio. Il broncospasmo, l’edema e l’ipersecrezione di muco denso della parete bronchiale provocano una resistenza al passaggio dell’aria nelle fasi di espirazione, con iperdistensione polmonare e toracica, a rischio di insufficienza respiratoria acuta, detta di tipo ostruttivo. L’asma bronchiale è generalmente distinta in asma bronchiale allergica (o atopica o estrinseca) e asma bronchiale idiosincrasica (o intrinseca). L’asma bronchiale allergica si manifesta in genere già nell’infanzia9, si associa spesso ad altre malattie allergiche come rinite, eczema od orticaria, è correlata con la positività dei test allergologici. L’asma bronchiale allergica ha un andamento tipicamente stagionale nel caso di allergeni legati alla fioritura (pollini); nel caso di allergeni quali polvere di casa (acari), peli o piume di animali, l’insorgere delle crisi è dovuto al contatto con gli agenti sensibilizzanti e può avere carattere perenne. Importante è la prevenzione che si può ottenere innanzi tutto con l’allontanamento del fattore di rischio (bonifica ambientale anti-polvere, con rimozione di moquette e con la scelta di materiale lettereccio che non permetta la proliferazione degli acari; allontanamento di gatti, cani, criceti e altri animali responsabili di allergie). L’asma bronchiale idiosincrasica è tipica dell’età adulta; esiste una predisposizione individuale di base, ma le infezioni respiratorie e l’inquinamento ambientale giocano il maggior ruolo causale. Altri tipi di reazione asmatica sono dovuti a cause professionali, all’assunzione di farmaci o allo sforzo fisico.

 

Risposta: L’asma bronchiale la si può vincere prendendo atto che la maggior parte degli attacchi avviene o per cattiva alimentazione: intolleranze ed allergie... o per errato comportamento, ossia: “so che mio figlio ha l’asma ma che volete, io lo mando a giocare a pallone e a correre sebbene so che ha una capacità respiratoria limitata”, e l’altro aspetto ma non secondario è la psiche che incredibilmente ho dovuto pure io chinare la testa e constatarla come causa non secondaria ad un attacco di asma. Si può ottenere qualunque risultato basta far fede a quanto detto sopra e l’asma sparisce. Causa ancora più penosa ma di facile risoluzione sono pure le bronchiectasie ossia la carente evoluzione del polmone in cui i bronchioli non sono del tutto sviluppati e in cui non esisterebbe cura che tenga. Ma questo nella mia pratica posso dirlo non esser vero.

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