ECZEMA CRONICO

Gli eczemi rappresentano all’incirca il 30-50% di tutti i problemi dermatologici e comprendono una serie di dermatiti infiammatorie, non contagiose. E’ caratteristico un decorso ciclico caratterizzato da una sintomatologia molteplice e a stadi. I motivi dell’insorgere delle singole reazioni eczematose sono straordinariamente eterogenei e in alcuni casi non e’ stata ancora chiarita la loro complessivita’. La classificazione si basa percio’ prevalentemente sull’origine delle cause scatenanti, sulla componente immunologica e sulla predisposizione di base. Le forme piu’ importanti sono l’eczema da contatto, l’eczema seborroico microbico e la dermatite atopica. Tipica della fase acuta e’ un’infiammazione violenta ed essudativa con eritema, edemi, vesciche, erosioni e secrezioni, seguita da desquamazione e da croste. Lo stadio subacuto, immediatamente successivo, presenta sintomi ancora essudativi, ma anche particolari segni di infiammazione cronica, come papule e papulo-vescicole. Nella terza fase, definita cronica, diminuiscono i processi infiammatori ed hanno luogo un ispessimento della superficie della pelle (lichenificazione) e dello strato corneo (ipercheratosi) con conseguente comparsa di screpolature. Una riacutizzazione delle forme croniche sviluppa invece contemporaneamente sia fenomeni di lichenificazione che secretivi. Un sintomo soggettivo presente in tutti gli stadi e’ un forte prurito, caratterizzato da fasi di riacutizzazione. Per il continuo grattare si formano escorazioni, che si incrostano di sangue, causando ulteriori attacchi di prurito e rappresentando così allo stesso tempo un terreno favorevole per la comparsa di infezioni virali e batteriche.

Risposta: I casi che ho potuto vedere per fortuna avevano già fatto tutti i consulti possibili e risultavano saturi dell’uso del cortisone dentro e fuori dal corpo. Nella gran parte dei casi trattati, con la mia metodica, la risposta è immediata poi occorre la fase psicologica rivelatrice della causa scatenante. I pruriti e le macchie si attenuano e l’ispessimento cutaneo nella malattia cronica beneficia del trattamento. L’unica cosa che constato sono le ricadute anche a distanza di 6 mesi ma risultano a mio parere dovuti a comportamenti primordiali sbagliati che li determinano. Ad esempio so che certi comportamenti a suo tempo mi avevano danneggiato in tal senso ma voglio comunque mettermi più volte alla prova. Il corpo come possiamo ben intuire molto sopporta fino a che non ci presenta le giuste incongruenze del cattivo comportamento con la nuova comparsa dell’eczema. Spesso il problema è pancreatico. Non serve dire ho i valori a posto per definire che quell’organo stà bene ricordiamocelo. Prima l’organo manda una richiesta di aiuto poi la desidera poi ci obbliga e alla fine ce lo fa vedere alterando i valori dell’organo. Ma ditemi voi se dobbiamo proprio giungere fin lì per capire che sarebbe meglio prevenire l’evento che non tagliare o sopprimerlo dopo.

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